DL Sicurezza sul lavoro: Le misure di prevenzione

Il Senato ha dato il via libera al nuovo disegno di legge in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera dei Deputati, che dovrà completare l’iter di conversione entro il 30 dicembre 2025.

Si tratta di una riforma organica e trasversale, che interviene su più fronti con l’obiettivo di rafforzare le tutele per lavoratori e volontari, incentivare la prevenzione e promuovere l’inclusione sociale, anche attraverso l’uso di strumenti digitali e procedure semplificate.

Un intervento strutturato

Il disegno di legge n. 2736 converte il decreto-legge del 31 ottobre 2025, n. 159, introducendo modifiche significative al quadro normativo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Il testo è il risultato di una collaborazione interministeriale e punta a migliorare le condizioni lavorative soprattutto nei settori più esposti ai rischi, rafforzando al contempo i sistemi di controllo, formazione e prevenzione.

Il provvedimento introduce una riforma ampia e strutturata in materia di salute e sicurezza sul lavoro, potenziando prevenzione, controlli e tutele per lavoratori, studenti e volontari. Tra le principali novità figura la revisione dei meccanismi di incentivo per le imprese che investono concretamente in sicurezza. A partire dal 1° gennaio 2026, l’INAIL potrà rivedere le aliquote di oscillazione per premiare i datori di lavoro virtuosi, con particolare attenzione al settore agricolo. Allo stesso tempo, vengono escluse dai benefici le aziende condannate per gravi violazioni, rafforzando il principio di responsabilità e legalità.

Digitalizzazione e trasparenza nei cantieri

Un capitolo centrale della riforma è dedicato alla digitalizzazione dei controlli nei cantieri. Tutte le imprese operanti in appalto, subappalto e nelle attività a rischio, dovranno dotare i lavoratori di badge identificativi con codice univoco, integrati nella piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa).

Inoltre, è previsto il controllo prioritario dei subappaltatori da parte dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, l’aumento a 12.000 euro della sanzione per mancanza della patente a crediti e, dal 1° gennaio 2026, l’applicazione della decurtazione dei crediti per ogni singolo lavoratore irregolare. Infine, viene imposto al committente di indicare i subappaltatori nella notifica preliminare alla ASL.

Formazione e prevenzione

Ampio spazio è dedicato alla formazione e alla prevenzione. L’INAIL finanzierà con 35 milioni di euro annui progetti formativi e campagne di diffusione della cultura della sicurezza nei percorsi scolastici, universitari e professionali, oltre a interventi di supporto alle PMI per l’acquisto di DPI. Sono introdotte semplificazioni per il settore turistico-ricettivo e per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande: la formazione obbligatoria in materia di sicurezza potrà essere completata entro 30 giorni dall’inizio del rapporto di lavoro, favorendo una maggiore flessibilità organizzativa senza rinunciare alla tutela dei lavoratori.

Inclusione lavorativa e tutela dei soggetti fragili

Il disegno di legge punta anche sulle politiche di inclusione, rafforzando il ruolo delle cooperative sociali, delle società benefit e degli enti del Terzo settore, e ampliando le possibilità di inserimento lavorativo per persone fragili e categorie svantaggiate. Attraverso convenzioni e distacchi temporanei, il provvedimento promuove un modello di economia più inclusivo, attento alla sostenibilità sociale oltre che a quella produttiva. Introdotte, inoltre, maggiori tutele per studenti e lavoratori fragili: l’assicurazione INAIL copre gli infortuni nei tragitti casa-scuola-lavoro, vengono vietate attività ad alto rischio nei percorsi di formazione scuola-lavoro e istituite borse di studio per i figli delle vittime di infortuni mortali sul lavoro.

Fronte sanitario e Protezione civile

Sul fronte sanitario, vengono potenziati i controlli medici, introdotte misure per la prevenzione oncologica, chiarito che le visite obbligatorie rientrano nell’orario di lavoro e ampliata la possibilità di effettuare controlli alcolimetrici nei luoghi di lavoro. Sul fronte della protezione civile, la riforma chiarisce ruoli, obblighi formativi e responsabilità dei volontari. Vengono previste sanzioni specifiche solo in caso di gravi omissioni e si ribadisce che i volontari non possono essere assimilati ai datori di lavoro sotto il profilo della responsabilità giuridica.

Verso una cultura del lavoro più sicura

Viene garantita l’applicabilità anche nei territori a statuto speciale, sempre nel rispetto delle relative autonomie. Nel complesso, la riforma mira a consolidare una cultura della sicurezza fondata su responsabilità, prevenzione, inclusione e trasparenza, con un approccio integrato che coinvolge imprese, istituzioni e lavoratori.

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