Infortuni sul lavoro: Analisi dei dati INAIL nei primi 10 mesi del 2025

Nei primi dieci mesi del 2025, le denunce di infortunio sul lavoro (al netto degli studenti) presentate all’INAIL sono state 350.849, con un lieve aumento dello 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2024 (350.074 denunce). Questo dato evidenzia un trend stabile, seppur in calo rispetto agli anni precedenti, con una diminuzione significativa rispetto al 2022 (-25,9%) e al 2021 (-2,0%).

L’incidenza degli infortuni e il confronto con gli occupati

Rapportando il numero di denunce al totale degli occupati, emerge una riduzione significativa nell’incidenza infortunistica, che passa dalle 1.688 denunce ogni 100.000 occupati di ottobre 2019 alle 1.449 di ottobre 2025, con un calo del 14,2%. Rispetto al 2024, la riduzione è più contenuta (-0,8%), passando da 1.460 a 1.449. Questa diminuzione indica un miglioramento della sicurezza sul lavoro, anche se la strada da percorrere è ancora lunga.

Settori e territori: focus sugli incrementi e decrementi

A livello settoriale, alcuni comparti registrano un incremento nelle denunce di infortunio, come le Costruzioni (+3,0%), il Commercio (+2,6%), la Sanità e assistenza sociale (+1,8%) e le Attività di ristorazione (+1,2%). D’altro canto, settori come i Servizi di supporto alle imprese (-1,7%) e il Trasporto e magazzinaggio (-1,3%) evidenziano una leggera flessione.

Territorialmente, la maggior parte delle denunce di infortunio è registrata al Centro Italia (+3,0%) e nelle Isole (+1,5%), mentre nel Nord-Ovest si osserva una diminuzione delle denunce (-2,0%). Tra le regioni con gli aumenti più significativi figurano il Lazio (+12,0%), la provincia di Bolzano (+6,2%) e il Molise (+4,9%), mentre il Trentino (-3,9%) e la Liguria (-3,6%) mostrano i decrementi più marcati.

Le denunce mortali e i decessi sul lavoro

Nel periodo gennaio-ottobre 2025, le denunce di infortuni mortali sul lavoro sono state 652, in aumento rispetto alle 649 registrate nel 2024. Tuttavia, se rapportate agli occupati, l’incidenza dei decessi è scesa dal 2,82 ogni 100.000 occupati nel 2019 a 2,69 nel 2025, con un calo del 4,6%. In aumento sono stati i decessi nel settore Agricoltura (+11,3%), mentre in calo quelli in Costruzioni (-7,0%) e in Sanità e assistenza sociale (-37,5%).

Infortuni in itinere e malattie professionali

Per quanto riguarda gli infortuni in itinere, ossia quelli che avvengono nel tragitto di andata e ritorno dal lavoro, si è registrato un aumento del 2,8% rispetto al 2024, con un totale di 82.101 casi denunciati. Questo aumento, seppur contenuto, potrebbe riflettere una maggiore consapevolezza dei lavoratori riguardo alla protezione anche fuori dal luogo di lavoro.

Sul fronte delle malattie professionali, l’INAIL ha registrato un notevole aumento delle denunce nel 2025, con un +10,2% rispetto al 2024 (81.494 casi). Le patologie muscoloscheletriche, nervose e tumorali continuano a dominare la classifica, indicando la persistenza di problemi legati alla natura fisica di molte professioni.

Analisi demografica e trend per genere e fascia di età

Un aspetto interessante emerso dall’analisi riguarda il genere: le denunce di infortunio nel 2025 sono aumentate principalmente per le lavoratrici femminili (+1,9%), mentre quelle maschili hanno registrato una leggera diminuzione (-0,6%). In generale, l’incremento delle denunce riguarda principalmente i lavoratori di età compresa tra i 55 e i 69 anni (+3,7%) e i giovani tra i 20 e i 29 anni (+1,6%), mentre il numero di denunce per la fascia 40-54 anni è calato (-2,9%).

Nonostante i dati complessivi suggeriscano un leggero miglioramento nella sicurezza sul lavoro, le denunce di infortunio e i decessi continuano a rappresentare una problematica significativa. È fondamentale che le politiche di sicurezza sul lavoro si concentrino maggiormente sui settori con tassi più elevati di incidenti e che vengano implementate misure preventive efficaci. Inoltre, l’aumento delle denunce di malattie professionali richiede un’attenzione particolare, poiché molte di queste patologie hanno effetti a lungo termine sulla salute dei lavoratori.

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