Inail, gli Open data sugli infortuni denunciati a gennaio 2024

Inail, gli Open data sugli infortuni denunciati a gennaio 2024

Sul sito dell’Inail sono consultabili gli open data, informazioni relative alle denunce di infortunio e malattie professionali presentate all’Istituto nel primo mese del 2024. Si tratta di dati provvisori che andranno analizzati e contestualizzati nell’arco dell’intero anno, in seguito alle dovute verifiche.

In generale, a gennaio 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, si è registrato un aumento delle denunce di infortunio, dei casi mortali e una sensibile crescita delle malattie professionali.

Analizzando il quadro generale, gli infortuni registrati nel mese di gennaio 2024 sono stati 42.166 contro i 39.493 del primo mese del 2023. I settori che hanno riportato l’incidenza maggiore sono Industria e servizi (4,2%), Agricoltura (9,1%) e Conto Stato (17,7%).

Dal punto di vista territoriale, l’incremento delle denunce di infortunio interessa tutte le zone del paese: in testa troviamo il Nord-Ovest (+9,9%), subito dopo Nord-Est (+6,6%), Centro (+4,8%), Sud (+4,7%) e Isole (+3,1%). Mentre le regioni con il maggior aumento di infortuni risultano: Molise (+17,2%), provincia autonoma di Trento (+16,4%), Puglia (+13,9%) e Valle d’Aosta (+13,5%). Abruzzo e Basilicata hanno visto una riduzione dell’11,6% e dell’1,4%, decisamente in controtendenza rispetto agli ultimi anni.

Per quel che riguarda il genere, confrontando gennaio 2023 con gennaio 2024, notiamo che sia la componente femminile che quella maschile hanno visto un notevole aumento delle denunce per infortunio.

Infine, per completare il prospetto si rileva che l’incremento degli infortuni ha interessato sia lavoratori italiani (+6,3%) sia extracomunitari (+11,9%). Inoltre, si assiste con preoccupazione a una crescita esagerata delle denunce in tutte le fasce, eccetto in quella 45-49 anni e over 74.

A gennaio le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 45, mentre quelle per malattia professionale si attestano intorno alle 6.200, in aumento rispetto allo stesso mese del 2023 (+30,7%).



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