Mercoledì 18 ottobre 2023 si è tenuto presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali un incontro istituzionale per definire l’indirizzo da dare al nuovo Accordo Stato Regioni e alle modifiche da apportare al D.Lgs. 81/08 e s.m.i. che disciplina le misure in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il Ministero ha convocato i rappresentati degli Organismi Paritetici, degli enti di formazione e i formatori per accogliere le proposte dei professionisti del settore in merito alle problematiche da risolvere.

Alla riunione hanno partecipato il Dott. Michele Antonio Eramo, in qualità di rappresentante dell’Organismo Paritetico OPN Italia Lavoro, e il Responsabile tecnico-scientifico Arch. Wladymiro Wysocki per O.NA.S.P.I. (Organismo Nazionale dei Professionisti della Sicurezza, Privacy e Informatica).

I due enti, da sempre impegnati nel campo della formazione, hanno approfittato dell’occasione per avanzare proposte concrete per il mondo della sicurezza e rappresentare i propri formatori. Le idee presentate riguardano tematiche cruciali per la sicurezza:

  • Accordo Stato-Regioni per la Formazione

  • Accordo Stato-Regioni per le attrezzature

  • Aggiornamento del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

Per quanto riguarda l’Accordo Stato-Regioni per la Formazione si è cercato di sollecitare la definizione del ruolo del datore di lavoro attraverso un’integrazione chiara per cui tale figura conservi l’obbligo della nomina RSPP, ma che si tratti di un altro soggetto, interno o esterno. Il datore di lavoro, dunque, rimane un punto di riferimento per l’azienda e deve essere formato in modo puntuale in modo da conoscere rischi e pericoli dell’ambiente lavorativo. Tuttavia il ruolo di RSPP e le docenze specifiche devono essere affidate a una figura tecnica professionale.

Inoltre, per quanto riguarda la figura del preposto trattata all’interno dell’art. 19, ci si è soffermati sulla necessità di definire un linguaggio comune nelle azioni che, poi, sul campo verranno effettuate dagli organi di vigilanza.

Il secondo punto affrontato interessa l’Accordo Stato-Regioni per le attrezzature, anche qui è stato richiesto espressamente di integrare nel documento vigente gli strumenti non presenti attualmente, specificando programmi e attività di addestramento.

Il terzo punto, invece, afferisce al D.Lgs. 81/08 e s.m.i., è stato richiesto, infatti, di poter modificare le modalità di nomina del coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione poiché attualmente avviene da parte del committente o responsabile dei lavori, e dunque per evitare un conflitto di interessi, sarebbe preferibile che questo avesse pieno titolo nello svolgimento dei propri compiti. Si tratta di una questione molto importante dato che il coordinatore della sicurezza si configura come il primo strumento di prevenzione nelle realtà cantieristiche, dovuto al fatto che riceve l’Asl e l’Ispettorato del Lavoro ricevono dal committente la comunicazione della nomina.

Infine, per ciò che concerne le modalità di comunicazione dei percorsi formativi, si è d’accordo sul fatto che la procedura di alcune regioni nel comunicare preventivamente l’attivazione dei corsi, arrechi solamente un aggravio burocratico non in linea con le realtà e le necessità delle aziende poiché la formazione tende sempre più a essere richiesta in maniera celere, creando spesso situazioni di irregolarità lavorativa.



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