Dati infortunistici e professionali nel primo quadrimestre del 2025

Dati infortunistici e professionali nel primo quadrimestre del 2025

Il primo quadrimestre del 2025 mostra un quadro complesso in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali. Rispetto allo stesso periodo del 2024, si registra una diminuzione degli infortuni in occasione di lavoro (-1,7%), mentre aumentano lievemente i decessi (+1,5%). In particolare, le denunce di infortunio in itinere (cioè durante il tragitto casa-lavoro) sono in calo dell’1,9%, ma si osserva un incremento significativo (+29,5%) delle denunce di casi mortali in itinere.

Analizzando i dati complessivi, le denunce di infortunio (al netto degli studenti) presentate all’Inail nel primo quadrimestre del 2025 sono state 130.545, in calo rispetto alle 132.772 del 2024 e alle 132.772 del 2023. Rispetto al periodo pre-pandemia del 2019, si evidenzia una riduzione complessiva del 14,4% (da 630 a 539 denunce ogni 100mila occupati). Questo miglioramento si riflette anche nel calo delle denunce totali rispetto al totale delle persone occupate, in un contesto di riduzione generale degli infortuni.

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, si osservano diminuzioni nelle regioni del Nord-Ovest e del Sud, mentre si registrano lievi aumenti nelle Isole, nel Centro e nel Nord-Est. Tra i settori più colpiti, la sanità e l’assistenza sociale mostrano un incremento (+1,2%), mentre comparti come il noleggio, la manifattura, il trasporto e le costruzioni registrano cali.

L’analisi per fasce di età indica aumenti tra i più giovani (under 15, +28,4%) e gli over 59 (+6,6%), mentre tra i lavoratori tra i 15 e i 59 anni si registra una diminuzione del 3%. Le denunce di infortunio con esito mortale sono state 207, con un lieve aumento rispetto al 2024, e l’incidenza di decessi in rapporto agli occupati si mantiene stabile attorno allo 0,86 per 100mila.

Per quanto concerne le malattie professionali, si segnala un aumento del 9,4% con 33.136 casi denunciati nel primo quadrimestre. Tra le patologie più diffuse ci sono quelle muscolo-scheletriche, nervose e dell’orecchio, con un incremento significativo rispetto agli anni precedenti.

In conclusione, i dati evidenziano un progresso nella riduzione degli infortuni complessivi, tuttavia aumentano i casi di infortuni mortali e di malattie professionali, sottolineando l’importanza di continuare le politiche di prevenzione e sicurezza sul lavoro. È importante ricordare che i dati sono ancora provvisori e soggetti a conferme definitive con l’analisi di tutto il 2025.



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