Green Pass sul lavoro, ecco le regole

Tutte le regole del Governo sul Green Pass in Italia

Dal 15 ottobre il Green Pass è diventato obbligatorio in Italia per i lavoratori sia del settore pubblico che privato. Dal 10 ottobre invece, è stato esteso l’obbligo green pass con l’introduzione di nuove regole per scuole, università e RSA.

In base a quanto previsto dal Governo, il Green Pass è obbligatorio per accedere alle seguenti attività:

-servizi di ristorazione per la consumazione al tavolo;

-spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;

-musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;

-piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;

-sagre e fiere, convegni e congressi;

-centri termali, parchi tematici e di divertimento;

-centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;

-sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;

-concorsi pubblici.

Resta inoltre obbligatorio per:

partecipare alle feste per cerimonie civili e religiose;

accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture;

postarsi in entrata e in uscita da territori classificati in “zona rossa” o “zona arancione”.

Per quanto riguarda i lavoratori che non hanno il Green Pass la sospensione dello stipendio scatta dal 1° giorno. Nelle imprese o fabbriche con meno di 15 dipendenti la sospensione scatta dal 5° giorno. Inoltre potrebbe andare incontro ad una sanzione pecuniaria da 600 a 1.500 euro. Non è previsto licenziamento.

Come facilmente intuibile, l’obbligo sul lavoro del certificato verde, ha portato diverse manifestazioni di disapprovazione, alcune purtroppo sfociate anche nella violenza, che hanno fatto e stanno facendo discutere moltissimo.



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