L’inflazione non si ferma, mai cosi in alto dal ’91

Non vuole fermarsi l’inflazione, che continua a salire per il nono mese consecutivo.

Secondo le prime stime dell’Istat, nel mese di marzo 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dell’1,2% su base mensile e del 6,7% su base annua (da +5,7% del mese precedente).

L’istituto inoltre, tiene a precisare che un tale livello di inflazione non si registrava dal luglio 1991. Nel mese di marzo, l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +1,7% a +2,0% e quella al netto dei soli beni energetici da +2,1% a +2,5%. Lo precisa l’Istat evidenziando che l’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +5,3% per l’indice generale e a +1,6% per la componente di fondo.

Nel mese di marzo, l’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale è dovuta anche ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +45,9% di febbraio a +52,9%), in particolare a quelli della componente non regolamentata (da +31,3% a +38,7%), e, in misura minore, ai prezzi dei Beni alimentari, sia lavorati (da +3,1% a +4,0%) sia non lavorati (da +6,9% a +8,0%).



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